Giovanni Allevi, compositore e pianista di fama internazionale, si è esibito, ricevendo un’accoglienza calorosissima, nella tappa padovana del suo "Piano Solo Tour 2025", venerdì sera, 24 gennaio, sul palco del Gran Teatro Geox.
Il concerto si apre con "Aria (per respirare)". Nonostante la malattia gli renda difficile stare sul palco per tanto tempo, affronta la sua situazione con grande ironia: "Se durante il concerto doveste sentire qualche nota fuori posto o vedere qualche mano che trema, sono gli effetti di potenti farmaci oppioidi, antidolorifici. Ma allo stesso tempo se doveste sentire qualcosa di assolutamente geniale ... sicuramente sarà per lo stesso motivo"; introduce così "No more tears" (non più lacrime) per celebrare "la grinta di chi non vuole darla vinta al destino avverso".
Da questo momento in poi, solo lunghi, intermminabili applausi.
Seguono "Kiss mi again" (baciami ancora), scritto per festeggiare la fine della pandemia;
"Tomorrow" (domani, il "presente allargato"), composto durante il sofferto periodo della degenza in ospedale;
"Come sei veramente" (solo chi ama è in grado di vedere l’altro così com’è veramente), brano da sempre irrinunciabile, immancabile nei concerti sin dalla sua prima esecuzine vent’anni fa a New York;
"Our future" (il nostro futuro), brano che getta uno sguardo inquietante sul futuro del nostro pianeta;
"Ti scrivo" dedicato alla fiducia nel mondo e nei giovani ma anche al suo unico amico di quando aveva vent’anni, Don Mauro, laureato in filsofia;
"L’idea", composizione ritmica ispirata da un fatto accadutogli nella metropolitana quando viveva a Milano, dalla caduta di un sacchetto e dal ritmo del rotolare delle mele;
"Go with the flow" (segui il flusso della vita), porta nel titolo quello che potrebbe essere il manifesto dello stoicismo;
"My angel", dedicato al suo angelo custode;
"Panic", sarcasticamente introdotto come brano dal titolo che rispecchia il suo stato d’animo abituale;
"Helena", meditazione per sola mano destra, dedicata ad un’amica pianista che perse l’uso della mano sinistra a causa di un incidente;
"Back to life", perchè questo è il tour del suo ritorno alla vita.
Conclude il concerto con la scherzosa rielaborazione del "Te Deum" di Charpentier (la sigla dell’Eurovisione), rielaborazione che alterna atmosfere barocche al ritmo del Rap e della Trap.
Un evento musicale per rispondere alle tante richieste del suo pubblico, che emoziona la platea con le sue melodie appassionate e il suo stile singolare.

Dal mio report su Sound36 Magazine di Cultura, Arte e Spettacolo 
https://www.sound36.com/giovanni-allevi-teatro-geox-di-padova/

#marcosarain #allevi #geox #sound36